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La gioia spezzata dalla diagnosi
Il 13 marzo doveva essere un giorno di festa: la nascita di Tommaso, il secondo figlio di una giovane coppia residente a Limbiate, in Brianza. La sorellina maggiore, Adele, stava per compiere due anni, rappresentando per i genitori un motivo di gioia immensa. Tuttavia, dieci giorni prima del parto, un evento inaspettato ha stravolto le loro vite. Una diagnosi di leucemia ha colpito Adele, cambiando drasticamente il corso della loro esistenza.
Il ricovero e la nuova realtà
Adele è stata immediatamente ricoverata nel reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale San Matteo di Pavia. Da quel momento, il padre ha scelto di richiedere un congedo dal lavoro per stare accanto alla figlia in un momento così delicato. La madre, Martina, prossima al parto, si trova a dover gestire una situazione insostenibile: divisa tra la vita in ospedale di Adele e le esigenze di un neonato.
Un cuore spezzato e una lotta quotidiana
Martina, attraverso un post sui social, ha condiviso il dolore della sua famiglia: “Il nostro mondo è crollato. Adele, che era una bimba vivace, ora giace in un letto d’ospedale, con lo sguardo smarrito e il corpo provato”. Le parole di Martina raccontano di una madre che si sente impotente, osservando la sua bimba lottare contro una malattia così dura.
Le difficoltà economiche
La situazione economica della famiglia è diventata critica. Con un congedo all’80% dello stipendio, le spese per le cure, i farmaci e i trasporti quotidiani tra casa e ospedale si sono accumulate, diventando insostenibili. Così, con grande esitazione ma con il cuore in mano, Martina ha deciso di lanciare una raccolta fondi su GoFundMe, chiedendo aiuto a chiunque possa contribuire.
Un appello all’amore e alla solidarietà
“In un momento diverso, la nascita di Tommaso sarebbe stata la gioia più grande della nostra vita. Ma in questo frangente, non abbiamo potuto goderne. Siamo una famiglia separata, intrappolata tra paura e dolore”. Le parole di Martina risuonano come un grido d’aiuto, una richiesta di sostegno in un momento di estrema vulnerabilità.
La risposta della comunità
La storia di questa famiglia ha toccato profondamente il cuore di molti. In pochi giorni, la campagna di raccolta fondi ha raggiunto quasi 15mila euro, un chiaro segno della solidarietà che esiste tra le persone. “Non sappiamo se ce la faremo, ma non ci vergogniamo a chiedere aiuto”, scrive Martina. Questo messaggio ha unito le persone, dimostrando che l’amore per una figlia supera qualsiasi ostacolo.
Un futuro incerto ma pieno di speranza
Ogni giorno è una nuova battaglia, e la famiglia continua a lottare per il bene di Adele. “Vogliamo darle il meglio, vogliamo salvarla. E per farlo, abbiamo bisogno anche di voi”, conclude Martina, con la speranza che il suo appello trovi risonanza nei cuori di chi legge. La loro storia è un esempio di resilienza e amore che può ispirare molti a unirsi e fare la differenza.