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Il legame tra Harry e Sentebale
Sentebale, l’ente benefico fondato dal principe Harry in onore di sua madre, Lady Diana, ha rappresentato per anni un simbolo di speranza e impegno verso le comunità vulnerabili del Lesotho. Tuttavia, recenti sviluppi hanno messo in luce un cambiamento significativo nell’approccio del duca di Sussex nei confronti della charity. Secondo le dichiarazioni di Khoabane Theko, uno dei principali leader dell’organizzazione, Harry non ha più mostrato lo stesso entusiasmo e dedizione che caratterizzavano i suoi primi anni di attività. Questo allontanamento ha sollevato interrogativi sul futuro di Sentebale e sul reale impegno del principe.
Le accuse di disinteresse
Le accuse di disinteresse nei confronti di Sentebale sono state amplificate dalla testimonianza del principe Seeiso, co-fondatore della charity, che ha rivelato come Harry non visiti il Lesotho da anni. La sua ultima visita risale al 2024, un evento che ha segnato un ritorno dopo un’assenza di sei anni. Questo cambiamento ha colpito profondamente coloro che hanno sostenuto la creazione dell’organizzazione, i quali si aspettavano un rinnovato impegno da parte del principe, soprattutto dopo il suo matrimonio con Meghan Markle. La mancanza di visite e di coinvolgimento ha portato a una crescente preoccupazione tra i sostenitori di Sentebale, che vedono il progetto come un’importante eredità della principessa Diana.
Le dimissioni e le tensioni interne
La situazione è ulteriormente complicata dalle recenti dimissioni di Harry e Seeiso dalla direzione di Sentebale, un passo che ha lasciato molti in stato di shock. Le ragioni dietro questa decisione sembrano essere legate a conflitti interni tra i membri del consiglio e la presidente, Dr. Sophie Chandauka. Le tensioni sono aumentate, con accuse di misoginia che hanno minato la coesione del gruppo. Fonti vicine alla situazione hanno rivelato che Meghan Markle non avrebbe mai apprezzato la presidente Chandauka, creando ulteriori fratture all’interno della charity. Questo scenario mette in evidenza le difficoltà relazionali non solo all’interno della charity, ma anche nella vita personale di Harry e Meghan, evidenziando il contrasto tra impegni personali e missioni benefiche.