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Immaginate di trovarvi a un pranzo nel ristorante più esclusivo della città, e di dover affrontare non uno, ma due giorni di abbuffate. Questo è esattamente quello che sta accadendo a Mediaset, dove Canale 5 ha deciso di lanciarsi in una maratona di reality senza fine, a partire dallo scorso settembre. Un vero e proprio banchetto televisivo che, però, rischia di lasciare gli spettatori con la nausea.
Una maratona di reality senza fine
È come se Canale 5 avesse aperto un buffet illimitato di reality show, a partire dal “Grande Fratello”, che si è protratto per sei mesi, spesso raddoppiando le puntate settimanali. Poi è arrivato “The Couple”, un surrogato del GF, e infine “L’Isola dei Famosi”, rilanciato con un nuovo volto, quello di Veronica Gentili, e l’ineguagliabile Simona Ventura come opinionista. Ma la domanda sorge spontanea: quanto può resistere il pubblico a questo eccesso?
La verità è che l’appetito per i reality è una faccenda complessa. A prescindere dalla qualità del programma, restare incollati davanti alla tv dopo aver ingurgitato una quantità eccessiva di contenuti è difficile, se non impossibile. Ecco che l’idea di servire porzioni sempre più abbondanti di reality può portare, inevitabilmente, a una sorta di “indigestione” mediatica.
Effetti dell’overdose da reality
Il fenomeno dell’overdose di reality è qualcosa di ben noto. Spesso i programmi più deboli, quelli meno consolidati, sono i primi a subire le conseguenze di questa bulimia televisiva. Il pubblico si stanca, e alla lunga, si allontana. Soprattutto quando si considera che il target di questi show è sempre lo stesso: non ci sono spettatori “esterni”, ma solo un pubblico ristretto che viene continuamente ri-coinvolto. È un circolo vizioso, dove i protagonisti dei reality si scambiano i ruoli da un programma all’altro, rendendo difficile mantenere l’interesse vivo.
Ad esempio, “L’Isola dei Famosi” ha debuttato con un 18,9% di share, ma è scesa al 17,5 alla seconda puntata. Numeri che, sebbene ancora buoni, devono far riflettere, considerando che Canale 5 si muove spesso tra il 7 e il 13% per il resto della settimana. Insomma, un panorama televisivo che fa tremare i polsi, ma che diventa accettabile se paragonato a un palinsesto che spesso offre poco più di un’ombra di intrattenimento.
Un consiglio spassionato per Mediaset
In una tv che consuma tutto a ritmi vertiginosi, un’idea sensata sarebbe quella di posticipare “L’Isola” a settembre, magari sostituendo un “Grande Fratello” in esaurimento. Così facendo, si tutelerebbe un prodotto che, nonostante le abbuffate, ha dimostrato di avere ancora un potenziale. “L’Isola”, infatti, si è mostrata più viva e frizzante di quanto ci si aspettasse, grazie a una conduzione fresca e a un cast meno “bollito” del solito, con personaggi che sanno come sorprendere.
Il futuro dei reality: una riflessione personale
Resta da capire quale sia il senso di avere un cast allungato con personaggi del tutto sconosciuti, se poi si decide di dividerli in due gruppi distinti, rinunciando a scontri e conflitti che sono il sale di questi programmi. A volte, basterebbe asciugare il tutto per raggiungere l’obiettivo. La verità è che, come si suol dire, “chi troppo vuole nulla stringe” e il rischio è che, in questa corsa all’audience, si perda di vista il vero obiettivo: intrattenere e coinvolgere il pubblico. Personalmente, trovo che un po’ di sana moderazione possa fare solo bene. E voi, cosa ne pensate?