Argomenti trattati
«Crear rime per me è assai normale e spero sia per voi di buon auspicio in questa mia intervista vanitale, un bacio da Lastrico Maurizio». Con questa frase in rima, Maurizio Lastrico ha catturato l’attenzione, facendo un salto nel passato, a quando le sue terzine dantesche lo portarono al successo su Zelig. Ma oggi, l’attore genovese è pronto a sfondare in nuovi orizzonti con la serie Netflix “Maschi veri”, che debutterà il 21 maggio. Un progetto che lo vede al fianco di attori come Matteo Martari, Francesco Montanari e Pietro Sermonti, tutti impegnati a esplorare le complessità della vita di quattro quarantenni e la loro lotta contro il patriarcato.
Il mondo di Maschi veri
Il tema di “Maschi veri” è attuale e provocatorio: quattro uomini, ognuno con le proprie insicurezze e conflitti interiori, affrontano la crisi del patriarcato. Un personaggio, in particolare, il Mattia di Lastrico, è un divorziato ancora innamorato della sua ex moglie, che si trova a dover navigare tra le aspettative di una nuova generazione e il peso delle sue esperienze passate. La figlia diciassettenne lo spinge addirittura a iscriversi a Tinder, con la battuta «per dimenticare mamma devi andare a letto con almeno dieci donne» che fa tanto ridere quanto riflettere. Ma, come molti di noi, Mattia è in balia di scelte difficili e del cambiamento che avanza, un po’ impacciato e un po’ spaventato.
Un attore poliedrico
Lastrico, genovese di 46 anni, non è solo un comico, ma un artista completo, con un diploma al Teatro Stabile di Genova. Ha calcato le scene di Shakespeare e ha recitato in serie di successo come “Tutto può succedere”, “Fedeltà” e “Don Matteo”, dove ha interpretato il pubblico ministero Marco Nardi. Il suo accento genovese, spesso fonte di ironia, è diventato un marchio di fabbrica. Nonostante il successo, Lastrico rimane umile e afferma che ci saranno sempre occasioni per tornare a recitare con i suoi compagni di “Don Matteo”, un gruppo con cui ha instaurato legami profondi.
Riflessioni sull’arte e la società
In un mondo in cui il politically correct è all’ordine del giorno, Lastrico si confronta con le proprie paure di esprimere liberamente le proprie opinioni. «Per paura di sbagliare capita che mi censuro», confessa. Questo non è solo un problema personale, ma un fenomeno che molti artisti vivono, dove la preoccupazione di non offendere diventa un ostacolo alla creatività. Riconosce, però, che ironizzare su atteggiamenti maschilisti e superati è un passo verso il cambiamento, e che l’umorismo può essere un potente strumento di riflessione.
Un’esperienza di vita
La vita di Lastrico non è stata priva di sfide. Cresciuto in un contesto familiare complesso, ha vissuto la separazione dei genitori e ha riflettuto su come queste esperienze abbiano plasmato la sua visione delle relazioni. «Ho avuto svantaggi ma anche vantaggi, come tanta libertà», spiega. Anche nella sua vita sentimentale, le esperienze passate hanno lasciato il segno, dall’amore giovanile al tradimento, esperienze che lo hanno formato e che ora portano profondità ai suoi personaggi.
Essere un volto noto porta con sé il privilegio della visibilità, ma anche il peso dell’attenzione pubblica. Come si gestisce questo? «Ho capito che la cosa migliore è non fare finta, ma prendersi un po’ in giro», dice Lastrico. Sui social, dove la cattiveria si nasconde dietro gli schermi, l’attore ha imparato a mantenere la sua autenticità, anche se ammette che la paura di sbagliare a volte frena la spontaneità che contraddistingue i suoi spettacoli.
Un futuro luminoso
Con un tour estivo programmato per presentare il suo spettacolo “Sul Lastrico” e la terza stagione di “Call My Agent” in fase di completamento, Lastrico continua a portare il suo talento in giro per l’Italia e oltre. In un’epoca in cui il cambiamento è la sola costante, il suo personaggio Mattia in “Maschi veri” rappresenta una generazione in cerca di risposte e di autenticità. E chissà, magari il suo approccio ironico alla vita e all’amore potrebbe fare la differenza, perché, come dice lui stesso, “l’essere preso in giro è un motore potentissimo”.