Matteo Bassetti: un tributo toccante al padre scomparso

Matteo Bassetti condivide un tributo emozionante al padre, morto di cancro vent'anni fa, rivelando il profondo legame che li univa.

Il legame tra un padre e un figlio rappresenta uno dei rapporti più intensi e significativi della vita. Matteo Bassetti, noto infettivologo genovese, ha recentemente condiviso un ricordo di suo padre, scomparso vent’anni fa a causa di un tumore. Le sue parole non solo rivelano il dolore di una perdita, ma evidenziano anche la ricchezza di un’eredità emotiva e professionale che continua a vivere in lui.

Un ricordo indelebile

Il post di Matteo inizia con una frase semplice ma significativa: “Caro papà, oggi sono 20 anni che sei partito”. Queste parole, cariche di nostalgia, rappresentano non solo il passare del tempo, ma anche il peso di una mancanza che non si attenua. L’infettivologo, che ha guadagnato notorietà durante la pandemia di Covid-19, si è aperto su sentimenti contrastanti che emergono quando viene paragonato al padre: “Ogni volta che la gente mi paragona a te, non sono orgoglioso. Sono arrabbiato”. Questo conflitto interiore mostra quanto sia difficile per lui affrontare un confronto con la figura paterna, la cui presenza continua a mancare nella sua vita quotidiana.

Matteo prosegue il suo racconto riflettendo sull’influenza del padre sulle sue scelte di vita e professionali. “Ti porto con me ovunque vada, nelle mie scelte, nei miei sogni, nelle mie vittorie”. Queste parole rivelano un legame profondo che trascende la scomparsa, mantenendo viva la memoria di chi non c’è più. L’emozione è palpabile e, attraverso il suo messaggio, Matteo invita a riflettere sull’importanza di chi ci ha preceduto e su come le loro esperienze continuino a modellare le nostre vite.

Una carriera da seguire

Matteo Bassetti non è solo un professionista affermato, ma è anche un “figlio d’arte”, avendo ereditato il talento dal padre, Dante Bassetti, ex primario di Malattie infettive a Genova. La carriera del padre ha avuto un impatto significativo su Matteo, che ha scelto di intraprendere un percorso differente. “Lui voleva iscriversi a Medicina, ma gli ho detto: tuo nonno è stato un grandissimo di questo mestiere, tuo padre anche. Tu vivresti di confronti”, racconta Matteo, evidenziando il desiderio di proteggere il figlio dalle inevitabili comparazioni.

La malattia del padre è stata scoperta in circostanze drammatiche, all’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi. Questo momento ha segnato l’inizio di una battaglia personale contro il cancro e la consapevolezza di quanto la vita possa essere imprevedibile. Matteo ricorda i momenti difficili trascorsi al suo fianco, descrivendo la camera d’ospedale e le emozioni provate durante gli ultimi giorni di vita del padre. La forza di queste esperienze ha sicuramente contribuito a forgiare il carattere e la determinazione di Matteo nel suo lavoro.

Un messaggio di speranza e ricordo

La testimonianza di Matteo Bassetti va oltre il semplice ricordo; è un invito a riflettere sui legami familiari e sull’importanza di onorare la memoria di chi ci ha preceduto. L’infettivologo conclude il suo messaggio con parole di amore e gratitudine: “Con infinito amore, Matteo”. Questo richiamo all’amore paterno è un promemoria che, sebbene il dolore della perdita possa essere intenso, l’eredità emotiva e i ricordi preziosi di chi amiamo possono continuare a ispirarci e a guidarci nella vita.

Scritto da AiAdhubMedia

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