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Che cos’è che trasforma un banale giorno di lavoro in un episodio da far rabbrividire? Un’agenzia di onoranze funebri a Roma, nel quartiere Appio Latino, è stata teatro di una violenza inaudita, dove le bare non sono state l’unico oggetto di trasporto. Lo scorso 13 giugno, alle sette del mattino, quando la maggior parte dei mortali è ancora avvolta nel dolce abbraccio del sonno, due colleghi hanno deciso che era il momento perfetto per trasformare la loro disputa in un vero e proprio ring. Ma come si fa a litigare per delle bare? Ebbene, è esattamente ciò che è successo, e il risultato è stato un’aggressione che ha portato uno dei due in ospedale.
Il contesto di una lite surreale
Il motivo del contendere? La destinazione di due bare: una doveva andare a Napoli, l’altra ad Ancona. Sembra una barzelletta, ma non lo è. I due dipendenti, in preda a questione di supremazia su chi dovesse occuparsi di quale viaggio, hanno dato vita a una discussione che ha preso una piega decisamente pericolosa. Chi si aspettava che un’agenzia funebre potesse diventare il palcoscenico di una rissa? In un momento in cui ci si aspetta solo rispetto e sobrietà, ecco che i colpi volano come se si fosse in un film d’azione, ma con bare al posto delle armi.
La violenza è esplosa
La scena è da film di serie B. Uno dei due, un uomo di 45 anni, ha colpito l’altro con due schiaffi che avrebbero fatto arrossire anche il più spavaldo dei bulli. Ma non è finita qui. L’altro, un collega più anziano, in preda alla furia, afferra una spatola — sì, avete capito bene, una spatola! — e colpisce il rivale in pieno volto, lasciandolo con una ferita allo zigomo. È incredibile pensare che in un’agenzia funebre, dove si dovrebbe trattare con la morte con rispetto, ci si possa ridurre a colpirsi come due adolescenti in un parcheggio.
Intervento delle forze dell’ordine
Non ci sono voluti molti minuti perché la situazione degenerasse ulteriormente, attirando l’attenzione delle volanti della polizia e di un’ambulanza. L’agonia di un litigio per una bare non è bastata a fermare le autorità, che sono arrivate sul posto per riportare un po’ di ordine in questo caos. Il ferito è stato trasportato all’ospedale Fatebenefratelli, dove è stato medicato e dimesso con una prognosi di dieci giorni. Chissà se avrà bisogno di un funerale per la sua dignità, ormai ridotta in pezzi.
Le conseguenze di una lite insensata
Ma l’aggressore? È stato denunciato per lesioni personali gravi. Un altro giorno, un’altra vita rovinata da un litigio stupido. E se uno pensa che lavorare in un’agenzia funebre possa essere noioso, beh, si sbaglia di grosso. È chiaro che le tensioni possono montare, ma arrivare a questo punto? È davvero necessario? Le domande rimangono senza risposta, mentre i protagonisti di questa vicenda continuano a vivere la loro vita, con o senza bare.