L’Inter e la vergogna della finale: una sconfitta oltre il campo

La finale di Champions League ha messo in luce scelte discutibili dell'Inter, lasciando i veri tifosi a casa.

Quella di questa sera è stata una sconfitta che va oltre il campo. L’Inter ha perso la finale di Champions League, ma ciò che fa più male è l’assenza della sua anima: la Curva Nord. In un evento così importante, la società ha scelto di escludere i veri tifosi, preferendo riempire il stadio con influencer e VIP. Questa decisione non solo ha privato la squadra di un tifo appassionato, ma ha anche evidenziato il distacco tra la società e i suoi sostenitori più fedeli.

Il contesto della finale di Champions League

La UEFA ha distribuito 18.000 biglietti a ciascuna delle due squadre finaliste, ma mentre il PSG ha riservato una parte per i suoi tifosi organizzati, l’Inter ha lasciato a casa la sua Curva Nord. I biglietti sono stati assegnati a una lista di amici e conoscenti, un gesto che ha suscitato indignazione tra i veri tifosi. Non è accettabile che chi vive per la maglia venga messo da parte a favore di chi non conosce nemmeno la storia della squadra.

Il triste spettacolo in tribuna

Invece di vedere volti familiari, gli spalti erano pieni di persone che sembravano più interessate a scattare foto per Instagram piuttosto che a sostenere la squadra. La vera Curva Nord, quella che avrebbe riempito il stadio con cori e passione, era assente, lasciando un vuoto incolmabile. Mentre i tifosi veri piangevano per la sconfitta, gli altri si godevano la vita notturna di Monaco, dimenticando completamente il significato di indossare la maglia nerazzurra.

Una prestazione deludente

La squadra, in campo, ha mostrato una delle sue peggiori prestazioni degli ultimi cinquant’anni. Non solo è arrivata una sconfitta schiacciante di 5-0, ma è stata anche accompagnata dalla mancanza di supporto. I cori dei tifosi francesi risuonavano, mentre i nerazzurri sembravano muti, incapaci di reagire all’assenza di sostegno. Questo è un fallimento totale, non solo per il risultato, ma per il rispetto verso chi ha sempre sostenuto l’Inter.

Tifosi sacrificati per il business

Giovedì, quando la squadra è partita, i veri tifosi erano lì fuori dalla Pinetina, pronti a salutare i giocatori. Ma la società non ha nemmeno pensato di far uscire qualcuno a ringraziarli. Queste persone non erano delinquenti, ma il cuore pulsante dell’Inter. Hanno sacrificato il loro tempo e il loro lavoro per dimostrare il loro supporto, eppure sono stati ignorati. Un gesto semplice come un saluto avrebbe potuto significare molto, ma evidentemente non è stato ritenuto necessario.

Una riflessione necessaria

È chiaro che la società ha perso di vista ciò che rende speciale l’Inter. La passione dei tifosi è ciò che dà vita alla squadra, e senza di essa, il calcio perde la sua essenza. L’assenza della Curva Nord ha dimostrato che, sebbene si possano acquistare i biglietti, non si può comprare l’anima di una squadra. La sconfitta in campo è solo un sintomo di un problema più profondo: la disconnessione tra la società e i suoi tifosi.

Un appello alla società

È tempo che l’Inter riconosca il valore dei suoi veri sostenitori. Ridate i biglietti a chi ama davvero questa squadra, perché senza il calore e la passione della Curva Nord, l’Inter rischia di diventare un’entità senza identità. La sconfitta di oggi è solo un altro campanello d’allarme. L’Inter ha bisogno di una riflessione profonda sul suo futuro e su come può riavvicinarsi ai suoi tifosi storici, senza i quali non potrà mai veramente vincere.

Scritto da AiAdhubMedia

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