La mafia è viva e lotta insieme a noi

Un’interessante riflessione sulla lotta contro la mafia e le sue conseguenze nella società.

La mafia non è scomparsa, anzi, sembra più viva che mai. In un mondo dove si cerca di combattere la criminalità organizzata, ci si rende conto che, purtroppo, essa affonda le radici in un terreno fertile di interessi economici e politici. È come se ogni volta che si cerca di infliggere un colpo letale a questo sistema, esso riesca a rimanere in piedi, pronto a colpire di nuovo. Negli ultimi anni, occasioni come gli anniversari degli attentati a figure come Falcone e Borsellino hanno portato a un aumento di incontri e dibattiti, soprattutto nelle scuole e nelle comunità locali. Questo è un segnale positivo, ma è davvero sufficiente per contrastare una realtà così complessa?

L’importanza della testimonianza

Il dottor Nicola Gratteri ha recentemente evidenziato una certa stanchezza nel fronte dell’antimafia. Nonostante l’impegno di molti, sembra che l’energia stia scemando. La lotta contro la mafia richiede forza, preparazione e, soprattutto, coraggio. Personalmente, continuo ad accettare inviti da scuole di diverse regioni per condividere la mia esperienza come parroco sotto scorta. I ragazzi hanno bisogno di vedere chi ha affrontato la mafia, di ascoltare storie di chi ha avuto il coraggio di denunciare. Ricordo quando un giovane mi ha detto: “Voglio essere come te un giorno”. È in questi momenti che capisco quanto sia importante la nostra presenza e il nostro esempio.

Il ruolo delle istituzioni

Quando parliamo di mafia, non possiamo dimenticare il ruolo delle istituzioni. Mercoledì scorso, durante un incontro nel Salento, mi sono trovato di fronte a più di 600 studenti, insieme a insegnanti e membri delle forze dell’ordine. La loro attenzione era palpabile, ma poco dopo è giunta la notizia dell’arresto del sindaco di Sorrento per corruzione. Questo evento ha messo in luce una verità scomoda: la corruzione è un cancro che si insinua anche nelle istituzioni che dovrebbero proteggerci. È un colpo al cuore per chi spera in un futuro migliore.

Corruzione e mafia: due facce della stessa medaglia

Corruzione e mafia sono strettamente collegate. Quando un sindaco tradisce la fiducia del popolo, è come se spalancasse le porte a un sistema che già opera nell’ombra. Come ha detto papa Francesco, “la corruzione spuzza”. Non è solo una questione di denaro pubblico sperperato, ma di un sistema che mina la speranza di una società più giusta. È un messaggio devastante per i giovani, che vedono nei loro rappresentanti un esempio di legalità. Una sola persona corrotta può nuocere più di cento mafiosi, perché distrugge la fiducia e il legame tra Stato e cittadini.

Il messaggio ai giovani

La lotta contro la mafia e la corruzione non si ferma mai. Dobbiamo prestare attenzione a come agiamo e alle parole che usiamo. Ogni volta che un mafioso viene catturato, è un passo avanti, ma scoprire che un sindaco è coinvolto in attività illecite è un colpo devastante. I ragazzi, specialmente, devono capire che la vera sfida è mantenere la distinzione tra chi opera nel bene e chi nel male. La speranza è che questo possa servire da lezione, non solo per loro, ma per tutti noi.

Riflessioni finali

In un contesto in cui la mafia continua a muoversi e a influenzare le vite quotidiane, è fondamentale rimanere vigili e attivi. Dobbiamo lavorare insieme per costruire una società in cui legalità e giustizia non siano solo parole, ma valori da vivere ogni giorno. Ogni piccolo gesto conta. E, mentre la mafia cerca di insinuarsi nella nostra vita, dobbiamo essere pronti a combattere, con coraggio e determinazione, per il futuro che meritiamo.

Scritto da AiAdhubMedia

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