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Nel panorama delle relazioni affettive, il focus è spesso posto sulla coppia ufficiale, mentre la figura dell’amante viene frequentemente trascurata. Questa persona, che si inserisce in un contesto relazionale già esistente, riveste un ruolo di grande complessità psicologica, spesso fraintesa e ridotta a un semplice stereotipo.
Il reale contributo dell’amante in un sistema di coppia è significativo. Si esplorano le dinamiche che caratterizzano queste relazioni e si cerca di comprendere il significato profondo che assumono per tutti i soggetti coinvolti.
La psicologia dell’amante
Secondo la psicologia evoluzionista, chi si impegna in una relazione con una persona già in coppia è etichettato come mate poacher, un termine che racchiude una dinamica significativa. Lo psicologo Lawrence Josephs, nel suo libro Infedeltà, descrive come l’amante stabilisca un accordo segreto con l’individuo infedele, permettendo una condivisione del partner che può essere sia occasionale che continuativa.
Le infedeltà non sono tutte uguali. L’autrice Jole Baldaro Verde, nel suo libro Illusioni d’amore, fa una distinzione tra diversi tipi di tradimento, rivelando che le relazioni parallele, definite relazioni satellite, possono perdurare per anni, talvolta senza compromettere il legame principale.
Le fasi di una relazione extraconiugale
Le relazioni extraconiugali seguono spesso un percorso evolutivo definito. Lo psicologo David Carder, nel suo lavoro Anatomy of an affair, identifica quattro fasi che possono manifestarsi in questi legami. La prima fase è caratterizzata dall’intensificazione del contatto e dall’emergere delle emozioni, un momento cruciale in cui le aspettative si caricano di significato.
Questo processo può portare a una quarta fase, quella della risoluzione, dove le decisioni devono essere prese e le relazioni possono evolvere in modi inaspettati. Le opzioni possono includere il termine della relazione extraconiugale o, al contrario, il passaggio a una nuova fase in cui l’amante diventa la figura centrale.
Dal punto di vista sociale, l’amante è spesso stigmatizzato e diventa un capro espiatorio su cui si proiettano sentimenti di ostilità. Questa figura viene frequentemente vista come un tentatore che mina la stabilità della coppia ufficiale. Tuttavia, è essenziale considerare che l’amante può anche sentirsi come un “terzo danneggiato”, specialmente quando si rende conto di non poter ottenere un impegno esclusivo dal partner.
Il cinema ha ritratto spesso l’amante come una figura tragica, come nel film Attrazione fatale, dove il personaggio interpretato da Glenn Close incarna le sofferenze e le complessità legate a questo ruolo. Alla luce di ciò, è evidente che il profilo psicologico dell’amante è caratterizzato da una varietà di motivazioni personali e dinamiche emotive intricate.
Le conseguenze emotive
Quando una relazione extraconiugale si trasforma in un legame serio, il coinvolgimento emotivo può crescere in modo esponenziale. Questo porta a una situazione in cui l’amante può idealizzare il partner, rendendolo l’oggetto di desiderio esclusivo, ma a rischio di sviluppare una relazione tossica. Le emozioni intense possono sfociare in dipendenze affettive, dove la necessità di approvazione e affetto dall’amante diventa predominante.
Una volta che questo legame si intensifica, le complicazioni aumentano. La persona coinvolta deve affrontare la realtà che deriva dall’abbandonare la propria vita e le proprie opportunità per un amore clandestino, portando spesso a sentimenti di tristezza, nostalgia e sensi di colpa.
Il futuro dell’amante
Il reale contributo dell’amante in un sistema di coppia è significativo. Si esplorano le dinamiche che caratterizzano queste relazioni e si cerca di comprendere il significato profondo che assumono per tutti i soggetti coinvolti.0
Il reale contributo dell’amante in un sistema di coppia è significativo. Si esplorano le dinamiche che caratterizzano queste relazioni e si cerca di comprendere il significato profondo che assumono per tutti i soggetti coinvolti.1

