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La fotografia è un linguaggio che parla di emozioni, di momenti fugaci e di bellezza. Ma cosa significa davvero catturare l’essenza della femminilità? Alberto Buzzanca, un fotografo padovano con oltre 30 anni di esperienza, racconta la sua avventura nel mondo della fotografia. Con un passato segnato da un lutto, Buzzanca ha trovato nella macchina fotografica non solo un lavoro, ma una vera e propria vocazione. “La bellezza femminile è un tema complesso e affascinante”. Così inizia il nostro incontro con lui, che ha saputo trasformare la sua passione in un’arte.
Inizio di una carriera inaspettata
La storia di Buzzanca inizia in modo drammatico. “Mio padre era un artista e, dopo la sua morte, ho trovato le sue macchine fotografiche mentre riordinavo le sue cose. Da quel momento, ho capito che non volevo più tornare a fare l’impiegato”. Un cambiamento che ha segnato la sua vita e lo ha portato a intraprendere un percorso che lo ha reso famoso nel settore. Dalle prime esperienze nei matrimoni, passando per lavori per riviste come Focus e il Corriere, fino ad arrivare a scatti per campagne pubblicitarie, la sua carriera è stata una continua evoluzione. “Un anno da ambassador per Fuji Film è stato un grande traguardo per me”. Ogni scatto è un pezzo della sua storia e, di conseguenza, della storia di coloro che ritrae.
Il rapporto con le modelle
Ma come si fotografa una donna? “È un compito delicato. Le donne vogliono vedersi belle e io devo essere anche un po’ psicologo. È fondamentale farle sentire a proprio agio”. Buzzanca racconta di come riesca a creare un’atmosfera di serenità e professionalità. “Non le guardo con l’intenzione di spogliarle, ma cerco di stabilire un contatto visivo profondo”. La sfida è catturare la loro bellezza senza compromettere la loro dignità. “Scatto tra 800 e 1000 foto in un’ora e mezza, per poi selezionare le migliori. Utilizzo anche uno specchio, così possono vedere le pose che meglio li rappresentano”. Un metodo che ha dimostrato di funzionare e che lo ha portato a collaborare con nomi importanti nel settore della moda e della bellezza.
Clientela e storie dietro le quinte
La sua clientela è variegata, spaziando dalle giovani aspiranti modelle a donne che vogliono riscoprire la loro bellezza dopo esperienze difficili. “Ci sono donne che scelgono di farsi fotografare per superare periodi bui”. Un aspetto umano che si intreccia con il lavoro di Buzzanca, rendendo la sua arte non solo un mestiere, ma anche un modo per aiutare le persone a ritrovare la loro autostima. Ma non è solo questo. “Ho avuto la fortuna di lavorare con diverse celebrità, come Sabrina Salerno, che ha una grande passione per le mie foto”. La lista delle celebrità è lunga e include nomi noti, da influencer a musicisti, che hanno scelto il suo obiettivo per immortalare momenti unici.
Il mondo del gossip e delle celebrità
In un mondo dove il gossip regna sovrano, Buzzanca non è estraneo a storie curiose. “Ci sono belle donne che arrivano in jet privati per farsi fotografare”. È affascinante come la bellezza e il successo possano incrociarsi in modi inaspettati. “Un giorno mi è capitato di fotografare Katherine Kelly Lang, la famosa Brooke di Beautiful. È stato un incontro che non dimenticherò mai”. Ogni scatto diventa così una narrazione, una storia che parla di sogni e aspirazioni, di amori e di speranze. Ogni cliente diventa un pezzo di un puzzle più grande, un racconto che si evolve con il passare del tempo.
Un occhio critico sulla bellezza
Parlando di bellezza, Buzzanca ha idee chiare. “Le italiane sono le più eleganti, le russe le più creative nella posa, e le brasiliane le più provocanti”. Ma c’è un aspetto che lo preoccupa: “Oggi molte donne si sottopongono a ritocchi estetici. È un fenomeno in crescita e, ahimè, spesso non necessario”. La bellezza, secondo lui, non dovrebbe basarsi solo su canoni estetici imposti dalla società. “Ci sono donne meno belle ma con una personalità che brilla più di una bellezza plastica”. Eppure, il mercato della chirurgia estetica continua a prosperare, spingendo molte a credere che la bellezza sia solo una questione di interventi.
Rimanere radicati nel proprio ambiente
Nonostante le opportunità che Milano offre, Buzzanca ha scelto di rimanere a Padova. “Amo il mio posto e ho già una buona visibilità. Ho 1,8 milioni di visualizzazioni su Instagram, e questo mi basta”. La sua scelta è dettata dalla volontà di lavorare in un ambiente familiare, dove si sente più a suo agio e può esprimere al meglio la sua arte. E chi lo conosce sa che il suo studio è un rifugio di creatività e passione.
La scoperta di nuovi talenti
Buzzanca non è solo un fotografo, ma anche un talent scout. “Mi è capitato di incontrare ragazze per strada che potrebbero diventare modelle. In questi casi, lascio alla mia compagna il compito di fare la proposta”. Chissà, un giorno potrebbe scoprire la modella del futuro. La sua storia è un continuo fluire di incontri e scoperte, un viaggio che continua a sorprendere e affascinare.