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Immaginate di trovarvi a proteggere uno dei calciatori più famosi al mondo: Cristiano Ronaldo. Ora, pensate a quanto potrebbe guadagnare un bodyguard in questa situazione. Hichman Bukhari, ex guardia del corpo del campione portoghese, ha rivelato quanto facesse: una cifra che rasenta il ridicolo, 850 sterline al giorno – parliamo di oltre 1000 euro! E chi non vorrebbe un lavoro del genere, con uno stipendio che supera i 350mila euro l’anno? Ma non lasciatevi ingannare: la vita accanto a CR7 era meno pericolosa di quanto si possa immaginare. L’unico vero rischio? I paparazzi e i fan invasati che si scatenano come se fossero a un concerto dei Rolling Stones.
Il vero volto di Cristiano Ronaldo
Bukhari, che ha lavorato con Ronaldo durante la sua epoca d’oro al Real Madrid, dal 2009 al 2018, ha descritto il calciatore come un datore di lavoro inaspettatamente generoso. “È il miglior capo che abbia mai avuto”, ha dichiarato. Ma chi l’avrebbe mai detto? Non è esattamente l’immagine del calciatore arrogante che ci hanno dipinto. Generoso, rispettoso e attento: un vero gentleman, almeno quando non è in campo. E il suo modo di interagire con il mondo esterno? Più simile a un uomo qualunque che a un divo, almeno secondo il racconto di Bukhari.
Il lavoro di un bodyguard: tra rischi e routine
Essere una guardia del corpo non è come nei film d’azione. Bukhari evidenzia che la calma e la prontezza mentale sono fondamentali. “La vita del cliente è la tua responsabilità”, dice. E ora, chiediamoci: siete pronti a mettere a rischio la vostra vita per un calciatore? La risposta è sì, se il pagamento è così alto. Eppure, il lavoro non è così drammatico come si potrebbe pensare. “Nessuno voleva ucciderlo”, ha dichiarato Bukhari, “il vero pericolo erano i fan e i paparazzi”. Un’affermazione che fa ridere, ma che ci fa anche riflettere sulla vera natura della celebrità.
Un’industria tra sacrifizi e ironia
Il racconto di Bukhari ci porta a riflettere su quanto possa essere strana la vita delle celebrità. Dietro ai riflettori e agli applausi, ci sono regole ferree, sacrifici e un’umanità che spesso dimentichiamo. L’industria dello spettacolo è un carnevale di lustrini e sorrisi forzati, dove anche un bodyguard deve fare i conti con il ridicolo e l’insensato. E mentre la Sampdoria si ritrova a gestire una situazione imbarazzante tra nomi fittizi e sanzioni, noi ci chiediamo: chi sta davvero ridendo in questa giostra? Il calcio è diventato un campo di battaglia tra il serio e il comico, dove ogni errore viene amplificato e dove l’ironia diventa l’unico salvagente.
Il dilemma della normalità tra i VIP
Infine, non possiamo non menzionare la normalità di un uomo come Cristiano Ronaldo. Bukhari ricorda con un sorriso che, nonostante la fama, CR7 ha un lato umano che spesso si perde nel clamore mediatico. Ma la domanda sorge spontanea: chi di noi potrebbe davvero gestire una vita sotto i riflettori? Gli incidenti con i fan e i paparazzi sono all’ordine del giorno, ma la vera sfida è mantenere la propria umanità in un mondo che ti spinge verso l’eccezionale. E così, mentre la Sampdoria affonda nel ridicolo, noi ci chiediamo: chi sa ancora ridere della propria situazione? La risposta, purtroppo, è che ci restano solo le minacce legali e le figuracce. E mentre tutti ridono, noi restiamo qui, a osservare il circo.