È proprio vero che la Capannina di Franceschi, un vero e proprio baluardo di Forte dei Marmi, non smette mai di stupire. Recentemente, ha ospitato la sesta edizione di \”A tavola sulla spiaggia\”, un evento che va ben oltre il semplice atto di mangiare. Qui si celebra la gastronomia, ma soprattutto si crea un legame tra persone, unendo la comunità attorno a sapori e tradizioni che raccontano storie di una terra ricca di cultura. Dal 1993, questa manifestazione ha visto la partecipazione di chef di fama e appassionati del settore culinario, tutti pronti a mettersi in gioco in una competizione che, quest’anno, ha trovato una risonanza ancora più ampia grazie ai social media.
Un evento che affonda le radici nella tradizione
Quasi un secolo di storia per la Capannina, che ha visto trasformazioni e innovazioni senza mai perdere il suo fascino. In questa edizione, il Comitato Organizzatore ha voluto rendere omaggio a Gherardo Guidi, un Grande Ufficiale che ha dato un contributo fondamentale alla crescita dell’evento, anche nei momenti più difficili, come durante la pandemia. Non è un caso che la scelta di ospitare la manifestazione qui derivi da un legame affettivo: la Capannina è diventata un simbolo nel panorama gastronomico locale, un luogo dove la tradizione è ancora palpabile.
Quest’anno, il Comitato ha deciso di dare una marcia in più alla competizione, invitando vincitori delle passate edizioni. Questo ha creato un ponte tra le generazioni, permettendo a chef di epoche diverse di mostrare il loro talento e la loro creatività. La selezione dei partecipanti è stata tutt’altro che semplice, vista l’alta qualità delle proposte arrivate. Alcuni cuochi erano volti noti, mentre altri hanno brillato come nuove promesse della cucina italiana, portando freschezza e innovazione nel piatto.
Vincitori e proposte culinarie
Il palcoscenico della competizione ha visto trionfare due vincitori straordinari: l’attore Renato Raimo, che ha deliziato la giuria con un piatto di seppie con bietola, accompagnato da un eccellente Château Lascombes Margaux, e Allegra Bartoli di Pietrasanta, che ha conquistato tutti con il suo roast beef piastrino. Ma non è finita qui: la manifestazione ha conferito premi speciali, come il Premio della Stampa a Maria Carla Pinotti Risi, che ha presentato una lasagna all’Arcimboldo da leccarsi i baffi, e il Premio Social, un vero e proprio colpo di genio, che ha coinvolto attivamente il pubblico, raggiungendo oltre 80.000 persone.
Ogni piatto presentato è stata una celebrazione della ricchezza gastronomica della nostra regione. Gli chef hanno saputo abbinare ingredienti locali a vini di alta qualità, dimostrando un legame profondo con il territorio. I premi di categoria hanno spaziato da antipasti a dolci, mettendo in luce la versatilità e la creatività di chi ha partecipato. Insomma, la competizione non ha solo esaltato la cucina, ma ha anche creato un senso di comunità, unendo appassionati di gastronomia in un evento che promette di crescere ulteriormente negli anni a venire.
Un successo oltre le aspettative
Un’idea vincente quella del Premio Social, che ha esteso la sfida oltre i confini fisici della Capannina, coinvolgendo un pubblico più ampio e variegato. Con oltre 100.000 visualizzazioni tra post e stories in soli cinque giorni, è chiaro che la passione per la cucina e la cultura gastronomica di Forte dei Marmi ha trovato un nuovo canale di espressione. Gilberto Bertini, responsabile della comunicazione digitale, ha sottolineato quanto sia importante coinvolgere il pubblico, creando interazioni che vanno oltre la semplice partecipazione a un evento.
In conclusione, \”A tavola sulla spiaggia\” si conferma come un appuntamento imperdibile per chi ama la buona cucina e la convivialità. Qui si uniscono tradizione e innovazione, in un contesto che celebra i valori fondanti della comunità di Forte dei Marmi. Con l’avvicinarsi del centenario della Capannina, ci aspettiamo che questa manifestazione continui a crescere, portando con sé un messaggio di unità e passione gastronomica. E tu, sei pronto a scoprire le meraviglie della cucina locale?