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Il personaggio di It, creato dallo scrittore Stephen King nel 1986, è uno dei più iconici antagonisti nella letteratura horror. La sua natura mutaforma, capace di assumere le sembianze delle paure più profonde dei suoi bersagli, lo rende un’entità temibile e affascinante. Questo articolo esplora le origini di It, le sue manifestazioni e l’impatto culturale che ha avuto nel corso degli anni.
Origini e ispirazioni di It
La nascita di It si colloca nel 1978, durante un viaggio di Stephen King in Colorado. In quella occasione, il suo pensiero si concentrò sulle paure infantili, in particolare su quella legata ai pagliacci. La concezione di un’entità maligna che si cela in luoghi apparentemente innocui, come le fogne di Derry, trae ispirazione da storie folkloristiche, tra cui la norvegese dei Tre capretti furbetti. In questo contesto, il personaggio di It è stato sviluppato come una figura che si nutre delle paure altrui, assumendo forme sia familiari che spaventose.
Pennywise: il clown malefico
Una delle incarnazioni più celebri di It è senza dubbio Pennywise, il clown danzante. Questo personaggio è stato concepito da Stephen King per attrarre i bambini, le sue vittime predilette. La scelta di un pagliaccio come figura principale si basa sulla dualità di queste figure: da un lato, sono percepiti come divertenti e amichevoli, dall’altro, possono incutere un profondo timore. King ha affermato che nulla spaventa di più i bambini dei clown, rendendo Pennywise un simbolo perfetto delle loro paure.
It nella cultura popolare
Il personaggio di It ha avuto un notevole impatto sulla cultura popolare, diventando un simbolo di paura e terrore. La sua rappresentazione in film e miniserie ha contribuito a consolidare la sua fama. La prima interpretazione cinematografica di Pennywise è stata offerta dall’attore Tim Curry nella miniserie del 1990, mentre Bill Skarsgård ha portato il personaggio sul grande schermo nel 2017 e nel suo sequel nel 2019. Entrambi gli attori hanno saputo catturare l’essenza inquietante e manipolativa di It, rendendolo uno dei cattivi più memorabili della narrativa horror.
La dualità di It
Un aspetto intrigante di It è la sua natura complessa e le sue origini misteriose. Secondo Stephen King, It è un’entità antica, nata insieme a La Tartaruga, un’altra figura cosmica che rappresenta il bene. Le origini di It rimangono avvolte nel mistero: pur essendo un predatore crudele, la sua esistenza è legata a Derry e ai suoi abitanti. La città stessa diventa un’estensione della sua essenza, creando un legame simbiotico tra l’entità e le persone che vi abitano.
I risvegli di It e il ciclo di terrore
It si risveglia ogni 27 anni per alimentarsi, causando una serie di tragedie e sparizioni che colpiscono la comunità di Derry. Ogni volta che riemerge, si verifica un’ondata di paura che coinvolge sia i bambini che gli adulti, generando un clima di terrore. La presenza di It è caratterizzata da eventi catastrofici, come incendi o esplosioni, che sembrano segnalare il suo risveglio. In questo modo, Stephen King evidenzia come la paura possa rappresentare una forza distruttrice nella vita delle persone.
Il confronto con i perdenti
Il romanzo narra la lotta del Club dei Perdenti, un gruppo di ragazzi che si unisce per affrontare It. Questa parte della storia rappresenta una metafora della crescita, della resilienza e della lotta contro le proprie paure. I Perdenti, unendo le loro forze, scoprono che l’unico modo per sconfiggere It è affrontarlo direttamente, sfidando le proprie ansie e insicurezze. Questo tema di affrontare le paure è centrale nella narrazione di King e risuona profondamente con i lettori.
It si configura come molto più di un semplice antagonista; è un simbolo delle paure universali che ognuno affronta. Rappresenta un’entità che si nutre delle ansie e dei traumi individuali. La sua permanenza nella cultura popolare è testimoniata dalle numerose reinterpretazioni e dalla continua fascinazione che suscita, rendendolo un personaggio iconico nel panorama della letteratura e del cinema horror.

