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La Notte della Taranta, uno degli eventi più attesi della musica popolare italiana, si prepara a una nuova edizione che promette di stupire. Il maestro concertatore per il 2026 sarà Ermal Meta, il cantautore pugliese che ha già lasciato il segno nella scorsa edizione come ospite d’eccezione.
La decisione di affidare a Meta questo ruolo cruciale è stata presentata di recente durante una riunione del consiglio di amministrazione della fondazione che gestisce l’evento. Con il nuovo anno alle porte, ci si aspetta un’ufficializzazione imminente di questa scelta che segna un cambiamento significativo negli approcci artistici della manifestazione.
Un cambio di direzione artistica
La Notte della Taranta, che si svolge a Melpignano, ha sempre cercato di trovare un equilibrio tra l’autenticità delle sue radici e le esigenze di un pubblico televisivo sempre più esigente. Le passate edizioni hanno visto un mix di artisti che hanno interpretato la musica tradizionale salentina in chiavi diverse, ma il recente approccio del clarinettista David Krakauer ha sollevato alcune domande. Il suo lavoro, che fonde elementi klezmer con melodie salentine, ha avuto un buon riscontro, ma non ha raggiunto le aspettative di ascolto della Rai, che ha registrato un share del 7,9% durante la diretta.
Le sfide del passato e le nuove opportunità
Il lavoro di Krakauer è stato apprezzato per la sua sofisticatezza, ma ha sollevato critiche circa la direzione musicale della manifestazione. Rispetto all’edizione precedente, caratterizzata da un mix di pop e tradizione, il gradimento del pubblico ha mostrato segni di flessione. Le performance di artisti come Geolier, che si sono allontanati dalla tradizione senza abbracciare le canzoni folkloristiche, hanno evidenziato la sfida di mantenere viva l’essenza della Notte della Taranta.
Il nuovo volto della Notte della Taranta
La scelta di Ermal Meta come maestro concertatore rappresenta una mossa strategica per riportare l’evento verso le sue origini, pur mantenendo uno sguardo attento alle nuove tendenze musicali. Meta, noto per il suo forte legame con la sua terra d’origine, ha già dimostrato di saper interpretare la tradizione con un tocco moderno, come ha fatto con il brano Lule Lule, un tributo alle sue radici albanesi.
Collaborazioni e aspettative per il futuro
Il coinvolgimento di Meta è supportato anche da figure chiave come Massimo Bonelli, che ha avuto un ruolo cruciale nella programmazione artistica della Notte della Taranta e che ha già collaborato con Meta in altre manifestazioni. Questa partnership potrebbe rivelarsi vincente per attrarre un pubblico più vasto.
Inoltre, si prevedono altre novità per l’edizione 2026, con l’intenzione di includere artisti salentini contemporanei, mantenendo viva la tradizione della pizzica e delle musiche di confine, in modo da rispondere alle aspettative di un pubblico diversificato. Le indiscrezioni parlano di possibili ospiti come Emma o Alessandra Amoroso, che potrebbero arricchire il cartellone artistico.
La direzione teatrale e coreografica, nuovamente affidata a Fredy Franzutti, promette di essere un ulteriore tassello importante per bilanciare l’arte visiva e quella musicale, creando un’esperienza unica e coinvolgente per il pubblico presente a Melpignano. La sfida sarà quella di mantenere viva l’essenza tradizionale della manifestazione senza cadere nelle trappole della spettacolarizzazione eccessiva.
La Notte della Taranta 2026 si prepara a diventare un palcoscenico di innovazione e tradizione, con Ermal Meta pronto a guidare la manifestazione verso un nuovo capitolo, ricco di sorprese e di un rinnovato spirito di appartenenza alla cultura salentina.