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Domenica in è un programma televisivo italiano che ha debuttato nel 1976 su Rai 1 e continua a essere un punto di riferimento per il pubblico. Giunto alla sua 50ª edizione nella stagione 2025-2026, ha saputo reinventarsi nel corso degli anni, mantenendo vivo l’interesse degli spettatori.
La trasmissione inizia ogni settimana con il conduttore che scrive su una lavagna la dicitura ‘Domenica in…’ accompagnata da una parola chiave che riassume gli eventi della settimana. Questo approccio ha contribuito a creare un’atmosfera di continuità, rendendo la trasmissione un appuntamento atteso.
Le prime edizioni e l’evoluzione del format
Nel suo primo anno di vita, Domenica in non disponeva di una sigla iniziale, un elemento che ha dato l’impressione di un flusso naturale di programmazione. Con il passare del tempo, il programma ha cominciato a ospitare una varietà di artisti, da attori di cinema e teatro a telefilm, musica e giochi.
Il contributo di Gianni Boncompagni
Nel 1977, Gianni Boncompagni introduce il programma Discoring, che rimarrà parte integrante del format fino al 1986. Questa edizione segna il passaggio al colore e introduce una nuova struttura temporale suddivisa in tre blocchi. Ogni blocco vede il conduttore affiancato da diverse vallette, contribuendo a mantenere alta l’attenzione del pubblico.
Fra le rubriche di successo, spiccano Domenica in Teatro e Il libro dei domandamenti, dove il conduttore poneva domande su temi sociali e politici, stimolando il dibattito e l’interesse del pubblico. Questa sezione anticipa format futuri dedicati all’inchiesta e all’approfondimento.
La trasformazione sotto la conduzione di Pippo Baudo
Con l’arrivo di Pippo Baudo, il programma subisce un’ulteriore trasformazione, arricchendosi di rubriche come Domenica Musica, Domenica Teatro e Domenica Libri. In questo periodo, il programma raggiunge ascolti record, con una media di oltre quindici milioni di telespettatori.
Non mancano momenti di polemica, come nel caso di Beppe Grillo, che introduce monologhi satirici che suscitano dibattiti accesi. Anche l’introduzione di artisti di fama come Vasco Rossi porta il programma a essere al centro dell’attenzione mediatica, con performance che attirano tanto entusiasmo quanto critiche.
La ricerca di nuove voci e talenti
Nel corso degli anni, Domenica in ha cercato di scoprire nuovi talenti, lanciando concorsi per cantanti emergenti e dando spazio a giovani artisti. Questa dinamica si rivela cruciale per il rinnovamento del programma, che non smette mai di guardare al futuro e di adattarsi ai cambiamenti del panorama musicale e televisivo.
Il programma oggi e il suo impatto culturale
Domenica in continua a essere un punto di riferimento nella programmazione domenicale italiana. Oggi, il programma integra elementi di intrattenimento, attualità e cultura, rimanendo fedele alla sua missione di intrattenere e informare il pubblico. La capacità di rinnovarsi e di affrontare temi di rilevanza sociale ha permesso a Domenica in di mantenere la sua importanza nel panorama televisivo italiano.
La trasmissione ha influenzato non solo il modo di fare televisione in Italia, ma ha anche contribuito alla formazione di un’immagine culturale e sociale del paese, rappresentando le trasformazioni e le sfide che la società italiana ha affrontato nel corso degli anni.

