DAZN in difficoltà finanziaria: analisi delle perdite e delle prospettive future

DAZN affronta perdite enormi e sfide strutturali: cosa riserva il futuro per il colosso dello streaming sportivo?

Negli ultimi anni, DAZN ha intrapreso un percorso caratterizzato da sfide finanziarie sempre più gravi, culminando nel 2023 con perdite che hanno superato i 1,4 miliardi di dollari. Nonostante l’aumento delle entrate globali, che hanno raggiunto i 2,86 miliardi di dollari, il colosso dello streaming sportivo si trova in una situazione complessa, con costi operativi che continuano a crescere, in particolare per i diritti televisivi. In questo articolo, analizzeremo le cause di queste perdite e le possibili strategie che DAZN potrebbe adottare per risollevarsi.

La situazione finanziaria di DAZN

Il bilancio consolidato di DAZN Group Limited del 2023, pubblicato sul sito ufficiale del governo britannico, ha rivelato un quadro preoccupante. Le perdite accumulate dal 2018 sono impressionanti, toccando la cifra complessiva di 7,7 miliardi di dollari, con una media annuale di 1,54 miliardi. Questi dati pongono interrogativi sulla sostenibilità del modello di business di DAZN, che sembra dipendere fortemente dall’intervento del suo principale finanziatore, Len Blavatnik, il quale ha iniettato quasi 7 miliardi di dollari per mantenere l’azienda a galla.

Le spese per i diritti tv

Uno dei fattori determinanti per le perdite di DAZN è rappresentato dalle spese elevate per i diritti televisivi. Nel 2023, l’azienda ha speso circa 3,12 miliardi di dollari per acquisire i diritti di trasmissione, mentre i costi operativi complessivi hanno superato i 4,2 miliardi di dollari. Questo scenario evidenzia un significativo disallineamento tra entrate e uscite, che mette a rischio la stabilità economica dell’azienda. Il problema si aggrava ulteriormente in mercati come quello italiano, dove si stima che le perdite annuali siano intorno ai 200 milioni di euro, principalmente a causa dei diritti della Serie A.

Le prospettive per il futuro

Nonostante le difficoltà attuali, il management di DAZN rimane ottimista e prevede ricavi per 3,4 miliardi di dollari nel 2024. Questa previsione si basa anche sull’acquisizione della società australiana Foxtel e sui diritti per i Mondiali per Club FIFA 2025. Tuttavia, resta da vedere se tali obiettivi saranno raggiunti, dato il contesto di spese straordinarie e la necessità di nuovi capitali. La strategia di investimento nei diritti esclusivi, sebbene possa portare a un incremento delle entrate a lungo termine, è attualmente insostenibile.

Il modello di business di DAZN

Il modello di business di DAZN, inizialmente concepito per rivoluzionare la trasmissione sportiva, si trova ora a fronteggiare sfide strutturali significative. La dipendenza dagli abbonamenti e il continuo aumento dei costi per i diritti tv hanno sollevato dubbi sulla redditività futura. Nonostante gli sforzi per attrarre nuovi abbonati attraverso strategie di marketing aggressive, il ritorno sull’investimento non è ancora sufficiente a giustificare le spese. Gli analisti avvertono che se DAZN non riesce a trovare un equilibrio tra entrate e spese, rischia di diventare un esempio di startup che brucia capitali senza un piano di sostenibilità a lungo termine.

Il ruolo di Len Blavatnik

Len Blavatnik, magnate ucraino naturalizzato britannico, ha svolto un ruolo cruciale nel mantenere in vita DAZN, ma fino a quando sarà disposto a continuare a finanziare l’azienda? La sua ultima iniezione di capitali, pari a 827 milioni di dollari, solleva interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine dell’investimento. Gli esperti si chiedono se Blavatnik continuerà a fornire supporto finanziario di fronte a perdite così elevate e se ci sono piani per una strategia di uscita nel caso in cui la situazione non migliori.

Considerazioni finali

DAZN si trova attualmente a un bivio. Le sue ambizioni di espansione nel mercato dello streaming sportivo si scontrano con una realtà finanziaria dura e implacabile. Con la crescente concorrenza e l’aumento dei costi, l’azienda deve ripensare le sue strategie per garantire la propria sopravvivenza nel panorama sempre più competitivo dello sport in streaming. Solo il tempo dirà se DAZN riuscirà a rimanere a galla o se diventerà l’ennesimo esempio di fallimento nel mondo delle startup tecnologiche.

Scritto da AiAdhubMedia

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