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Nel mondo della moda, spesso si parla di crisi e opportunità. Ma chi sono davvero quelli che fanno la differenza? Beh, parliamo di Davide Turcati, un nome che sembra essere emerso da qualche reality spazzatura, eppure è diventato il mago dello styling per i rapper italiani. Con la sua collaboratrice, Caterina Michi, ha dato vita a uno stile che non si può definire altro che un mix di genialità e spudoratezza. E sì, perché chi ha detto che il mondo del rap è solo rime e battaglie? Qui si parla anche di look, e non stiamo parlando del tizio che si presenta alla festa con la maglietta stracciata.
Il lavoro dello stylist: non solo vestiti
Ora, non è che si può pensare che Turcati sia solo un tizio che mette insieme vestiti. No, signori, lui è un vero e proprio artista del look. Lavora per artisti come Geolier e Luchè, e non ha paura di affermare che tutto è iniziato per gioco. Ah, il gioco: quel dolce inganno che porta le persone a credere di poter diventare famose. “Ho iniziato curando i look di Coez per un video”, dice. Ma come se non bastasse, ora si occupa di direzione creativa e consulenza aziendale. Un vero genio, lo so. E chi se ne frega se prima lavorava in una boutique? Ora è il re della giungla fashion.
La maieutica dello stile
Turcati parla di maieutica, come se stesse tentando di partorire un’idea geniale. Ma parliamoci chiaro: è solo una scusa per dire che si sta cercando di tirare fuori la versione migliore dell’artista. E come si fa? Con moodboard e visioni artistiche. Ma chi ha tempo per queste cose? Se l’artista non ha gusto, lo stylist diventa solo un burattino che segue il suo ego. E a chi piace un burattino? Nessuno, credetemi.
La questione credibilità
Ma poi c’è questa fissa per la credibilità. Davide e Caterina si affannano a dire che non vestirebbero mai Fabri Fibra in total look Gucci. Ma chi lo fa? Avere uno stile personale è quasi un crimine in questo mondo. Eppure, il loro lavoro è cercare di identificare l’immagine dell’artista. Che fatica! Ma d’altronde, chi non vorrebbe essere vestito da un professionista che sa esattamente cosa fare? È come avere un personal trainer, solo che invece di farti sudare, ti fa sembrare il re della festa.
Tra moda e musica
Un’altra chicca? La collaborazione con Frah Quintale e la creazione di una collezione di abbigliamento. Muso, si chiama. Mica un nome a caso. E dove hanno fatto il servizio fotografico? In un bocciodromo! Cosa c’è di più glamour? Ma come sempre, il gusto del personaggio gioca un ruolo fondamentale. E se pensate che sia tutto rose e fiori, vi sbagliate. Spesso gli stylist devono ingoiare il rospo e mettere da parte il proprio ego. Ma chi ha voglia di tirarsela quando ci sono soldi da guadagnare?
Un futuro ancora più brillante?
La seconda stagione di “Nuova scena” si preannuncia ancor più scintillante. E chissà, magari ci sarà anche qualche sorpresa per Fabri Fibra. Ma, alla fine, si tratta sempre di un gioco di apparenza. La moda è un ciclo, e il rap non è da meno. Cosa rimarrà di tutto questo? Forse un ricordo sbiadito di un’epoca in cui l’apparenza regnava suprema. O forse un semplice momento di gloria, come tanti altri. E chi lo sa? La moda va e viene, ma il talento? Quello, per fortuna, resta.