Argomenti trattati
Con l’approssimarsi della pausa invernale, il mondo della MotoGP è caratterizzato da voci e speculazioni. Tra i temi più discussi figura il possibile allontanamento di Davide Tardozzi dalla Ducati, previsto per la conclusione della stagione 2026. Tardozzi, con una lunga carriera alle spalle, rappresenta una figura chiave nel team bolognese. La sua eventuale partenza potrebbe comportare un cambiamento significativo per la scuderia.
La carriera di Davide Tardozzi
Nato nel 1959, Davide Tardozzi ha iniziato il suo percorso nel motociclismo come pilota nel 1983, partecipando al Campionato Europeo Velocità. Nonostante un esordio difficoltoso, caratterizzato da pochi risultati nel motomondiale, ha perseverato nella sua passione. Dopo un passaggio nel campionato di Superbike, è approdato in Ducati nel 1990, dove ha costruito un legame duraturo.
Un grave incidente nel 1992 al Mugello segnò la fine della sua carriera come pilota. Tuttavia, Tardozzi non si è arreso e ha continuato a lavorare con Ducati come collaudatore e, successivamente, come team manager. Il suo ritorno nel 2014 ha coinciso con una fase di grande successo per il team, culminata con i titoli mondiali di Pecco Bagnaia.
Le sfide del team nel 2025
La stagione del 2025 ha visto Marc Marquez dominare fino a una sua inaspettata assenza, lasciando la Ducati a riflettere sulla direzione futura. La priorità per il team è chiaramente quella di trattenere Marquez, la cui esperienza risulta fondamentale in vista delle nuove regolamentazioni attese nel 2027. Queste modifiche richiederanno un pilota con una solida conoscenza tecnica e capacità di adattamento.
Nonostante i successi passati, la stagione di Bagnaia si è rivelata deludente, con un quinto posto finale. Questo risultato ha aperto interrogativi sulla gestione del team e sulla comunicazione interna. Gigi Dall’Igna, general manager, ha ricevuto critiche da parte di Tardozzi riguardo al supporto tecnico percepito. Le tensioni tra Tardozzi e Dall’Igna sembrano aver ulteriormente complicato la situazione, portando a considerare un possibile cambio al vertice.
Possibili sostituti e il futuro della Ducati
Il futuro di Tardozzi appare incerto, con diverse figure che emergono come potenziali sostituti. Tra questi, Michele Pirro, attuale collaudatore Ducati, si configura come un candidato interno. Pirro vanta una lunga storia con il marchio e, dopo la sua ultima stagione nel CIV, potrebbe essere pronto per un nuovo incarico.
Un altro nome in lizza è Gino Borsoi, team manager del team Yamaha-Pramac, noto per le sue abilità nella gestione di squadre satellite e per i recenti successi ottenuti. Infine, c’è Francesco Guidotti, figura con vasta esperienza che potrebbe introdurre nuove idee alla Ducati dopo un lungo periodo di assenza.
Il futuro di Tardozzi e Ducati nella MotoGP
Il possibile divorzio tra Tardozzi e Ducati implica un cambiamento di leadership, ma rappresenta anche un’opportunità per rinnovare il team e affrontare le sfide future. Con un panorama competitivo in continua evoluzione, la Ducati dovrà prendere decisioni strategiche per mantenere la sua posizione nella MotoGP.
In prossimità della nuova stagione, il futuro di Davide Tardozzi e della Ducati rimane incerto. Le decisioni adottate nei prossimi mesi saranno cruciali per il destino del team e dei suoi piloti. La MotoGP, come sempre, promette di riservare sorprese e colpi di scena.

