Catherine Deneuve riflette sul cinema e la sua carriera al Festival di Taormina

Catherine Deneuve si racconta al Festival di Taormina, esplorando il suo legame con il cinema e le sfide attuali del settore.

Nel contesto incantevole del Festival di Taormina, Catherine Deneuve ha fatto un’apparizione memorabile per presentare il film “Spirit World – La Festa delle Lanterne”, diretto da Eric Khoo. Questa opera narra la storia di una cantante leggendaria che torna in Giappone per dialogare con coloro che hanno lasciato questo mondo. Durante l’incontro con il pubblico, Deneuve ha dimostrato di essere schietta e diretta, rivelando non solo la sua personalità, ma anche la sua profonda esperienza nel settore cinematografico.

Riflessioni sul cinema francese e italiano

Quando un membro del pubblico ha chiesto a Deneuve di esprimere un’opinione sulla differenza tra cinema francese e italiano, la sua risposta è stata incisiva: “La differenza sta nella lingua”. Questo commento ha messo in luce la sua visione pragmatica del settore, evidenziando come le sfumature culturali possano influenzare la narrazione cinematografica. Non ti sei mai chiesto come la lingua possa cambiare il significato di una storia? Inoltre, quando le è stato chiesto di dare consigli ai giovani attori, Deneuve ha risposto con franchezza che non si sente in grado di fornire suggerimenti a chi non conosce personalmente, sottolineando la necessità di connessioni autentiche nel mondo della recitazione.

Nonostante la sua straordinaria carriera, Deneuve ha rifiutato l’immagine di diva, distaccandosi dall’idea di capricciosa e egoista. Ha condiviso la sua scelta di continuare a recitare, affermando che è un’attività che le porta ancora piacere, nonostante le responsabilità familiari. Riguardo al cinema italiano, ha ricordato con affetto le collaborazioni con registi come Monicelli e Ferreri, esprimendo però una certa nostalgia per una mancanza di innovazione nel panorama cinematografico attuale. Ha riconosciuto il talento di Alice Rohrwacher e ha ammesso la sua ammirazione per Marco Bellocchio, segnalando la necessità di una rinnovata linfa creativa nel settore.

Un dialogo aperto su temi contemporanei

Durante l’incontro, Deneuve ha scelto di non commentare eventi controversi come la vicenda giudiziaria di Gérard Depardieu o il movimento Me Too, mantenendo un approccio riservato su tali temi. Tuttavia, ha elogiato Fanny Ardant per la sua indipendenza artistica, affermando che questa agisce sempre secondo la propria volontà. La discussione ha poi toccato il tema del suo amore per l’Italia, con un ricordo speciale di Marcello Mastroianni, con cui ha condiviso un’amicizia profonda e sincera.

Quando è stata interrogata sul suo status di sex symbol, Deneuve ha condiviso la sua percezione personale, affermando di considerarsi più carina e desiderata che bella. Ha quindi riflettuto su come la percezione del corpo nel cinema differisca tra America e Francia, evidenziando l’impatto che i social media hanno sulle aspettative e le immagini delle attrici. Questo discorso ha aperto un dibattito interessante su come le giovani generazioni affrontano il proprio corpo e la propria immagine in un’epoca di continua esposizione.

La vita privata e le sfide future del cinema

Riguardo alla sua vita privata, Deneuve ha confessato di aver cercato di equilibrare la carriera con la famiglia, ammettendo che ci sono stati momenti in cui ha dovuto mettere da parte il lavoro per prendersi cura dei figli. Si è mostrata realista riguardo al futuro del cinema, suggerendo alle giovani attrici di considerare l’idea di avere un secondo lavoro, in un contesto professionale che potrebbe essere influenzato dall’Intelligenza Artificiale.

Infine, Deneuve ha parlato del suo passato non con nostalgia, ma vivendo nel presente senza rimpianti. Ha rivelato un tatuaggio, un’ala sul piede, che copre una cicatrice, simbolo di una storia personale che rimane aperta a molteplici interpretazioni. Questo incontro a Taormina ha dimostrato che Catherine Deneuve non è solo un’icona del cinema, ma anche una riflessiva testimone delle trasformazioni del settore cinematografico.

Scritto da AiAdhubMedia

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