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Capcom Fighting Collection 2 ha acceso i riflettori su una selezione davvero particolare del catalogo Capcom, una sorta di viaggio nostalgico che si intreccia con scelte audaci. Se sei un appassionato del genere picchiaduro, preparati a riscoprire titoli cult che, per vari motivi, sono stati messi da parte. In questo contesto, la raccolta si presenta come un’opportunità imperdibile, con l’obiettivo di riportare alla ribalta giochi che, sebbene non siano più in voga, meritano la giusta attenzione.
Un catalogo variegato all’insegna della nostalgia
Capcom ha deciso di puntare su una selezione di giochi che, pur non essendo i più noti, hanno una loro storia e un’importanza nel panorama dei picchiaduro. Tra questi, troviamo titoli risalenti all’era Dreamcast, adesso pronti a rivivere grazie all’implementazione del rollback netcode. È interessante notare come, nonostante l’assenza di alcuni titoli storici come Third Strike, la collezione riesca comunque a catturare l’attenzione degli appassionati. Tuttavia, non possiamo ignorare il fatto che il panorama CPS3 sia rimasto escluso, forse a causa della sua complessità e della scarsa diffusione.
Scelte coraggiose e delusioni
La scelta di inserire titoli come Warzard e JoJo no Kimyō na Bōken, entrambi con problematiche di diritti, ha suscitato un certo scetticismo. Personalmente, ricordo quando un caro amico mi parlava di quanto sarebbe stato epico vedere Third Strike in questa raccolta, quindi, visto dall’esterno, è un po’ deludente che non ci sia. D’altra parte, il valore di alcune scelte è innegabile: l’accesso immediato ai personaggi segreti e la disponibilità di contenuti esclusivi sono ottime notizie per i fan.
Un’esperienza di gioco ben strutturata
Nonostante alcune scelte discutibili, la Capcom Fighting Collection 2 offre un’esperienza di gioco ben congegnata. La modalità pratica è completa, e la possibilità di usare comandi semplificati è pensata per i neofiti. Tuttavia, è un peccato che Capcom vs. SNK 2 sia disponibile solo nella versione EO per le partite classificate, rendendo il gioco più accessibile, ma al contempo, meno autentico. Ricordo di aver trascorso notti intere a combattere per affinare le mie abilità, e vedere questo titolo ridotto a una mera versione semplificata è un colpo al cuore per gli appassionati.
Una nuova scena competitiva in fase di formazione?
È difficile immaginare che una nuova scena competitiva possa sorgere attorno ai titoli presenti nella collezione. Complice la natura di alcuni giochi, come Plasma Sword e i Power Stone, che non sono particolarmente noti nel panorama competitivo, sarà interessante vedere se la community risponderà con entusiasmo. Personalmente, sono un po’ scettico; i giochi di questo tipo tendono a essere percepiti come meno tecnici e, di conseguenza, difficilmente attireranno l’attenzione dei giocatori hardcore.
Valore storico e potenziale futuro
Capcom Fighting Collection 2 si presenta come un’opera che celebra la storia dei picchiaduro, ma che ha anche il potenziale per attrarre una nuova generazione di giocatori. L’inclusione di titoli come Moero! Justice Gakuen potrebbe rivelarsi un jolly inaspettato, capace di sorprendere anche i veterani. La speranza è che, con il giusto supporto, si possa costruire una scena competitiva solida e duratura, capace di rivitalizzare l’interesse per questi giochi dimenticati. Insomma, chissà che non ci possa essere un futuro roseo per Capcom in questo ambito!
In breve
La Capcom Fighting Collection 2 è un tributo ai picchiaduro che ha segnato un’epoca, presentando una selezione di titoli meno noti ma significativi. Sebbene alcune scelte possano risultare controverse, come l’assenza di alcuni classici, la qualità della realizzazione e il potenziale di riscoperta rendono questa collezione un’occasione imperdibile per ogni appassionato. Sarà interessante vedere come si evolverà la scena competitiva e se Capcom saprà ascoltare le richieste dei fan per un futuro migliore!