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Al Bano, l’evergreen della musica italiana, ha deciso di far parlare di sé in un modo che rasenta il ridicolo. Il 20 giugno si esibirà a San Pietroburgo per un concerto che si autodefinisce ‘per la pace’. Ma, vi chiedo, cosa c’entra la musica con la geopolitica? Sarà solo un modo per riempire il suo portafogli o c’è un vero messaggio dietro?
Il messaggio di pace o solo una mossa commerciale?
Il cantante pugliese, sempre pronto a calcare i palchi, ha giustificato la sua scelta dicendo: «Io sono amico di coloro che percepiscono la bellezza del sostantivo pace». Ma, sinceramente, chi ci crede? È come se un ladro dicesse di essere amico della giustizia mentre sta fuggendo con il bottino. Al Bano sembra voler giocare a fare il pacificatore, ma non si rende conto che, in un contesto così teso, il suo messaggio potrebbe suonare come una barzelletta. E poi, cosa significa ‘portare la musica oltre le barriere politiche’? È un tentativo di giustificare una scelta discutibile o è solo un modo per accaparrarsi un pubblico che si nutre di illusioni?
Il palcoscenico e le polemiche
Non è la prima volta che Al Bano viene criticato per le sue scelte. La sua presenza in Russia ha sempre suscitato polemiche e, con questa nuova iniziativa, il rischio di essere al centro di un ciclone è altissimo. «Non temo le proteste», afferma, ma chi non avrebbe paura di una folla inferocita? Questa affermazione suona più come un tentativo di fare il duro piuttosto che una reale convinzione. E, diciamocelo, chi non si è mai chiesto se un artista possa davvero separare la propria arte dalle questioni politiche?
La musica come strumento di avvicinamento?
Al Bano ha anche annunciato che a condividere il palco con lui ci sarà Iva Zanicchi, un’altra icona della musica italiana. Ma che cosa sono due vecchi leoni in un’arena? Un tentativo disperato di attirare attenzione o un vero desiderio di promuovere la pace? La musica può davvero ricucire le ferite di un mondo in conflitto? Se così fosse, ci sarebbero concerti ovunque, eppure i conflitti continuano a imperversare. La realtà è che la musica, per quanto bella, non è la soluzione a problemi complessi.
Conclusioni aperte: una riflessione sarcastica
In un mondo dove le parole sono spesso vuote e le intenzioni poco chiare, Al Bano sembra volere un palcoscenico per il suo messaggio di pace. Ma, alla fine, ci si deve chiedere: chi ha davvero bisogno di un concerto per la pace? Forse sarebbe più utile un buon libro di storia oppure una serie di incontri tra i leader mondiali. Ma, certo, questo non riempirebbe le tasche del cantante. La verità è che ognuno di noi deve fare i conti con la propria coscienza. E, a proposito, chi di voi è davvero interessato a un messaggio di pace? O forse preferite il gossip e le polemiche intorno a un artista che sembra più interessato al suo tornaconto?