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Quando si parla di abbandono, ci si aspetta sempre un briciolo di pietà. Ma qui non stiamo a smuovere le coscienze, anzi, parliamo di una piccola creatura abbandonata, un cane Shih Tzu che ha vissuto un vero e proprio calvario. Rae, così è stata chiamata, è stata lasciata in un rifugio, e quello che sembrava solo un altro caso di incuria ha rivelato un dramma profondo: sporca di urina, magra e terrorizzata, sembrava un sacco di ossa in cerca di un po’ di pietà. Ma la verità è che dietro quel muso triste si nascondeva una storia di sofferenza e abbandono. Chi ha avuto il coraggio di abbandonarla si è visto bene di non lasciare nemmeno un messaggio di scuse. Certo, Rae faceva la pipì ovunque e lasciava macchie di sangue, ma chi non lo farebbe in una situazione del genere? Ogni goccia era un grido d’aiuto. E chi l’ha lasciata? Un eroe? Un codardo? Un vigliacco? La risposta è ovvia.
Una lettera che fa rumore
I soccorritori, in un atto di umanità che fa quasi ridere, hanno scritto una lettera all’abbandonatore. No, non una denuncia, non un’accusa, ma un messaggio d’amore, perché Rae è viva, e adesso non ha più un calcolo vescicale che le occupa quasi tutta la vescica. Ma che razza di mondo è questo dove i cani devono subire tutto questo? La lettera è un mix di comprensione e rabbia trattenuta, come se stessero cercando di spiegare a chi non ha mai amato un animale cosa significhi avere un cuore. “Rae non voleva essere un fastidio”, scrivono. E ci mancherebbe, chi vorrebbe essere un peso? Un fastidio? Ogni goccia di pipì era solo un disperato appello per aiuto, ma chi ha avuto il coraggio di ascoltare? Nessuno. Solo un cane, eppure, eccomi qui a parlarne.
La trasformazione di Rae
Rae ha subito un intervento e, incredibilmente, si è trasformata. Chi l’avrebbe mai detto? Da cagnolina abbandonata a star del rifugio, con il suo sguardo che implora amore. La dottoressa Magnarelli, l’eroina di questa storia, ha rimosso il calcolo, e Rae ha ricominciato a mostrare la sua vera natura: gioia, affetto e un’incredibile voglia di vivere. Ma non è tutto oro quello che luccica: chi avrebbe dovuto prendersi cura di lei, chi l’ha abbandonata, non ha mai avuto un minuto di esitazione. E ora, guardatela, con il pelo rasato e un maglioncino caldo, sembra quasi felice. Ma chi la riporterà indietro? Chi l’ha lasciata per prima? La vita è una giungla e alcuni di noi si perdono in essa.
Un futuro incerto
La parte migliore della storia? La persona che ha trovato Rae e ha chiamato la polizia ha espresso il desiderio di adottarla. Che bel finale, vero? Dalla strada al calore di una casa, tutto in un batter d’occhio. Ma ci chiediamo: cosa cambierà in questo groviglio di dolore e abbandono? La gente continuerà a lasciare i loro animali come se fossero oggetti di scarto? O forse, giusto per fare un po’ di gossip, la persona che l’ha salvata si rivelerà un’altra insensibile? La vita è un ciclo, e la speranza è una farsa, ma la verità è che Rae ha trovato un po’ di amore in questo mondo schifoso. Riuscirà a sopravvivere? Riuscirà a trovare la sua strada? Magari, chi lo sa. In fondo, la vita continua, nonostante tutto. E mentre continuiamo a girare il nostro sguardo verso l’ignoto, Rae ci ricorda che l’amore è l’unica cosa che conta davvero.